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Come prepararsi a una visita nutrizionale

5 min. tempo di lettura
Silvia Goggi

A cura di Silvia Goggi

Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’alimentazione.

Cosa portare, cosa aspettarsi e come si svolge la visita nutrizionale

Intraprendere un percorso nutrizionale (sia esso con un dietologo, un dietista o un biologo nutrizionista) rappresenta una scelta importante per chi desidera migliorare la propria salute e il proprio peso corporeo attraverso un cambiamento delle abitudini alimentari. La figura del nutrizionista è infatti fondamentale per raggiungere i propri obiettivi in modo sano e sostenibile. Questo professionista non si limita a prescrivere diete standardizzate, ma elabora piani alimentari personalizzati che tengono conto delle caratteristiche individuali, dello stile di vita e delle specifiche esigenze di ciascuna persona. Il nutrizionista è un alleato prezioso, che saprà motivarti e supportarti nel tuo percorso, offrendoti soluzioni a tutti i problemi che potrai incontrare.

Perché andare da un nutrizionista?

La decisione di consultare un professionista della nutrizione può nascere da diverse motivazioni: dal desiderio di adottare uno stile alimentare più equilibrato alla necessità di gestire patologie come obesità, diabete, ipertensione arteriosa o dislipidemie. Anche gli sportivi traggono grande beneficio da una consulenza nutrizionale, per poter ottimizzare la propria alimentazione in funzione delle prestazioni atletiche desiderate. Non ultimo, molte persone si rivolgono al nutrizionista semplicemente per aumentare i propri livelli di energia, migliorare la qualità del sonno e gestire al meglio lo stress attraverso un'alimentazione bilanciata.

Cosa portare alla visita

Per ottimizzare l'efficacia della prima visita, è essenziale presentarsi preparati. Dal momento che il nutrizionista chiederà al paziente quali sono le sue abitudini alimentari, un elemento utile è la stesura di un diario alimentare nei giorni precedenti alla visita. La precisione nel compilare questo diario è fondamentale: anche dettagli apparentemente insignificanti, come il consumo di condimenti o piccoli spuntini fuori pasto, possono fornire informazioni preziose al professionista. La compilazione del diario alimentare va evitata (e il nutrizionista empatico lo capirà perfettamente) nel caso il monitoraggio della propria alimentazione costituisca un trigger per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. In quel caso sarà il nutrizionista durante la visita a porre con delicatezza le domande che ritiene necessarie. Altrettanto importante è portare con sé la documentazione medica recente, compresi esami del sangue e referti specialistici specifici, oltre all'elenco di eventuali farmaci o integratori assunti regolarmente.

Come si svolge la visita nutrizionale

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Durante la visita, il nutrizionista dedicherà ampio spazio al dialogo, creando un'atmosfera accogliente e priva di giudizi. L'obiettivo è comprendere a fondo non solo le abitudini alimentari, ma anche lo stile di vita complessivo del paziente e le difficoltà che può incontrare nel mettere in pratica una sana alimentazione, così che possano essere offerte delle soluzioni che non stravolgano la routine quotidiana.

 

Verranno esplorate le routine quotidiane, gli orari dei pasti, l'attività fisica svolta e persino i livelli di stress. Questa fase di raccolta informazioni si completa con alcune misurazioni antropometriche come peso, altezza e circonferenza vita. In alcuni casi selezionati, potrebbero essere utilizzati strumenti specifici per valutare la percentuale di massa grassa e massa magra, dati fondamentali per personalizzare il piano alimentare.

La visita prosegue con un'analisi approfondita delle informazioni raccolte. Il professionista valuterà l'adeguatezza dell'attuale regime alimentare, identificando eventuali carenze, squilibri tra gruppi alimentari e abitudini scorrette. L'obiettivo non è imporre drastici cambiamenti, ma individuare modifiche graduali e sostenibili che possano essere mantenute nel lungo periodo.

Un aspetto fondamentale della consulenza, ancora prima della creazione del piano alimentare personalizzato (che avviene dopo la visita e viene inviato al paziente successivamente) è l'educazione alimentare. Il nutrizionista non si limita a fornire un piano alimentare, ma si impegna a trasmettere conoscenze e competenze che permetteranno al paziente di fare scelte consapevoli anche in autonomia e che restino per tutta la vita. Questa componente educativa è essenziale per garantire risultati duraturi nel tempo, altrimenti il percorso nutrizionale sarà stato inutile.

Al termine della consulenza, due o tre giorni dopo circa, viene inviato al paziente il piano alimentare personalizzato. Non si tratta di una semplice lista di alimenti consentiti e vietati, ma di un programma completo che tiene conto delle preferenze individuali, degli impegni lavorativi e delle abitudini sociali. Il nutrizionista fornirà suggerimenti pratici per gestire situazioni particolari, come i pasti fuori casa o le occasioni speciali, definendo obiettivi graduali e raggiungibili. Il piano viene strutturato in modo da essere flessibile e adattabile alle diverse situazioni della vita quotidiana, garantendo così una maggiore aderenza nel lungo periodo.

Come trarre il massimo dalla visita nutrizionale

Per massimizzare i benefici della consulenza, è fondamentale mantenere un atteggiamento aperto e sincero. Non bisogna temere di condividere le proprie difficoltà o dubbi: solo attraverso una comunicazione trasparente il nutrizionista potrà elaborare un piano realmente efficace. Durante la visita, è consigliabile prendere appunti e non esitare a chiedere chiarimenti su qualsiasi aspetto poco chiaro. La comprensione approfondita del piano alimentare e delle sue motivazioni è fondamentale per una corretta implementazione.

Il percorso non si conclude con la prima visita! Il successo di un programma nutrizionale si basa sulla costanza e sul monitoraggio continuo dei progressi. Le visite di controllo periodiche permettono di valutare i risultati ottenuti e apportare eventuali modifiche al piano alimentare, garantendo così un miglioramento costante e duraturo del proprio benessere. Durante questi incontri, vengono discusse le difficoltà incontrate, celebrati i successi raggiunti e definiti nuovi obiettivi in base ai progressi ottenuti.

La messa in pratica del piano nutrizionale richiede impegno e dedizione, ma i benefici sono molteplici e si estendono ben oltre il semplice aspetto alimentare. Un'alimentazione equilibrata può migliorare significativamente la qualità della vita, aumentando i livelli di energia, riducendo il rischio di malattie croniche e contribuendo a un maggiore benessere psicofisico. Il supporto del nutrizionista in questo percorso è fondamentale per superare ostacoli e momenti di difficoltà, mantenendo alta la motivazione verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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