Tutti conosciamo il senso di disagio e insoddisfazione tipici dell’adolescenza, quell’età che, a partire dalla pubertà, prepara la strada alla costruzione dell’adulto che diventeremo. Un’età in cui ci si misura con il proprio aspetto, in continuo e misterioso divenire, e in cui il confronto con i coetanei è sfidante e spesso spietato.
È durante questa età che si sviluppa il fisiologico conflitto con i genitori, che non sono più gli eroi infallibili della nostra infanzia, ma esseri imperfetti e ingombranti ai quali non solo non si vuole più assomigliare, ma dai quali si vorrebbe talvolta prendere le distanze. Un passaggio fondamentale verso la vita adulta che permette di affermarsi come individui con una propria identità indipendente dai genitori, ma che spesso apre la porta di casa a incomprensioni, frustrazione, senso di fallimento.
Per questo, quando l’obesità riguarda un adolescente, le problematiche si moltiplicano, perché al disagio legato al peso si aggiunge questa componente conflittuale con i genitori, che spesso non riescono a stare vicino ai figli nel modo giusto.